Si sono chiuse le compravendite nel campionato inglese, vediamo quali sono i colpi principali delle big, obiettivo mettere fine al regno di Guardiola
La nuova Premier League è ufficialmente fatta. Con il mercato chiuso le squadre sono ufficiali ed inizia la lotta per il titolo. Il Manchester City è sempre la squadra da battere, le inseguitrici sembrano aver operato in maniera oculata o forse non tutte.
I campioni in carica, dal canto loro, non avevano bisogno di grandi operazioni. Rosa migliorata con l’innesto di Savinho (a), trascinatore del Girona lo scorso anno e altra spina nel fianco per le difese avversarie. Clamoroso il ritorno di Gundogan, elemento di valore assoluto, svincolato dal Barcellona. Due le cessioni pesanti, Julian Alvarez e Cancelo hanno salutato Manchester per volare all’Atletico Madrid e al Al-Hilal. Citizens ancora favoriti.
Arsenal e Liverpool si confermano le principali antagoniste di Guardiola & C. Pochi colpi ma mirati e di livello. I ragazzi di Arteta si arricchiscono con Calafiori (Bologna) e Merino (Real Sociedad), due sorprese di serie A e Liga ma anche dell’ultimo europeo. Inoltre ecco anche Sterling, colpo last minute dal Chelsea da non sottovalutare. I reds del neo mister Slot immobili per gran parte della sessione di mercato si completano all’ultimo con l’acquisto di Federico Chiesa, messo ai margini della Juventus e arrivato a prezzo di saldo. Da non dimenticare Mamardashvili, uno dei migliori portieri di euro 2024. Acquistato dal Valencia rimarrà in prestito e arriverà nel 2025.
Infine le indecifrabili Chelsea e Manchester United. Nelle due rose regna la confusione. Oversize quella dei blues che continuano ad acquistare senza un senso preciso, sotto la guida del neo tecnico Enzo Maresca. Ecco gli arrivi, tra gli altri, di Pedro Neto (Wolverhampton), Joao Felix (Atletico Madrid), Sancho (United) e la promessa Guiu dal Barcellona. Per quanto riguarda i red devils acquistati a suon di milioni Zirkzee (Bologna), Mazraoui (d) e de Ligt dal Bayern Monaco, Ugarte (PSG) e il 18enne Yoro (d) (Lille). A ten Hag il compito di farne una formazione vincente dopo i disastri dello scorso anno. Non buone premesse per le due società.
Glauco Dusso