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“Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita” Giorgio Chiellini saluta il calcio giocato

Fonte beinsports.com
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L’annuncio ieri sui suoi canali social come già si era paventato sabato dopo la finale di MLS persa, a 39 anni si ritira il difensore italiano che ha vinto quasi tutto nella sua carriera

“Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita. Sei stato il mio tutto. Con te ho percorso un cammino unico e indimenticabile. Ma ora è il momento di aprire nuovi capitoli e scrivere altre pagine importanti ed entusiasmanti”. Con queste parole, dedicate allo sport che l’ha visto protagonista, Giorgio Chiellini appende gli scarpini al chiodo a 39 anni. L’ultimo capitolo della sua carriera sono stati i due anni giocati in MLS con la maglia dei Los Angeles FC che gli hanno regalato gli ultimi trofei di una straordinaria cavalcata iniziata in quel di Livorno e finita negli Stati Uniti.

Il ritiro di Giorgio Chiellini segna più o meno la fine di un’epoca, quella dei difensori rocciosi, senza fronzoli. Lui però col tempo e il duro lavoro è riuscito anche a migliorare tecnicamente adattandosi al nuovo calcio. Partito da terzino sinistro, spostato poi al centro è diventato uno dei difensori più forti di tutti i tempi. Solo 4 squadre di club nella sua carriera: Livorno, Fiorentina, Juventus e Los Angeles FC. Ovviamente con la casacca bianconera i maggiori successi: 9 scudetti e 1 campionato di serie B, 5 Supercoppe italiane, 5 Coppe Italia. E’ mancata quella ciliegina sulla torta chiamata Champions League sfiorata due volte con le finali perse al cospetto di Barcellona e Real Madrid. Gli ultimi trionfi quelli in California, 2 volte campione della Western Conference e 1 campionato MLS, sfiorando il bis sabato scorso.

Proprio dopo la finale del weekend passato i primi rumors riguardo al suo ritiro. Ieri l’annuncio ufficiale. Da lì in poi sono partiti i tributi al calciatore ma soprattutto all’uomo. Da tutto il globo, dagli amici e compagni più stretti sono arrivati messaggi affettuosi e ricchi di sentimento per lui che lasciava il calcio.

Bellissimo il messaggio con cui la Juventus gli ha reso omaggio (“Dovessero chiederci qual è il nostro eroe preferito, non avremo dubbi: Giorgio da Livorno col turbante, con lui al nostro fianco nessuno ci ha mai fatto paura, buona vita Capitano“), così come quello dei suoi amici storici in bianconero Barzagli (“Uniti nella gioia e nei momenti di difficoltà. Un viaggio bellissimo è finito, adesso te ne auguro uno altrettanto entusiasmante“), Buffon (“Parlare di Giorgio per me è parlare di un compagno di vita che mi è entrato nel cuore con la semplicità di chi ti somiglia anche se è differente in mille cose“) e Bonucci (“Sei un Amico, fra i pochissimi che mi ha regalato il calcio“) componenti della difesa granitica juventina che ha dominato per quasi un decennio la serie A.

Un amore quello con la Juventus che non è stato intaccato neanche dalla retrocessione in B che Chiellini ha affrontato da leader come sempre.

Barzagli e Chiellini due pilastri della BBC – Fonte ilbianconero.com

Compagni a Torino ma soprattutto in nazionale. E’ qui che arriva uno dei più grandi titoli del palmares del numero 3. Con la maglia azzurra nel 2021 è lui da capitano ad alzare la coppa di campioni d’Europa al cielo di Wembley, fotografia che ancora non ci togliamo dalla mente. Lui e Bonucci che esultano insieme sono l’immagine iconica di quella sera, un po’ come l’abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli dopo il rigore decisivo parato da Donnarumma. Con l’Italia vince anche l’Europeo under 19 nel 2003 e il bronzo olimpico ad Atene nel 2004.

Il futuro? Lui ha parlato di voler rimanere nell’ambito calcistico. Chissà che proprio la Juve non gli offra un posto nel piano dirigenziale della società. Forse in cuor suo è proprio quello che spera, tornare a Torino per ricostruire la squadra che lo ha fatto diventare grande verso un futuro migliore. Fossimo nel club bianconero non avremo dubbi. Giorgio Chiellini sarebbe il pilastro giusto da cui ripartire.

Glauco Dusso

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