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Poco tempo ma già idee chiare: il Genoa di Vieira fa sul serio

Fonte buoncalcioatutti.it
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Solo due gare, è vero, ma i rossoblu con l’avvento del francese sembrano avere una luce diversa, soprattutto in diversi interpreti

Una scelta dolorosa. Il divorzio da Alberto Gilardino non è stata propriamente una mossa facile per la dirigenza del Genoa. L’ormai ex tecnico dei liguri ha fatto un percorso sicuramente ottimo alla guida del Grifone. Dalla promozione sino alla salvezza tranquilla dello scorso anno mostrando una squadra con idee e carattere. Il mercato estivo lo ha privato dei due pezzi migliori (Gudmundsson e Retegui) e lui si è dovuto arrangiare. Tra alti e bassi non era dispiaciuto ma forse non è stato abbastanza per il mondo Genoa che ha deciso di interrompere bruscamente il rapporto, evidentemente logorato da alcune diverse visioni appunto sulla rosa.

Avvenuto tutto nell’ultima sosta per le nazionali la scelta è ricaduta su Patrick Vieira, grandissimo giocatore e ora allenatore con alterne fortune. Una soluzione che molti hanno messo in discussione. Ad alcuni ha ricordato quella fatta sempre dal Grifone con Shevchenko nel 2021, ma ci sono delle differenze. Soprattutto l’esperienza. L’ucraino era alla prima avventura nei club, avendo guidato solo la nazionale del suo Paese e, visto quello che è accaduto dopo il suo esonero, forse non era neanche convinto della sua carriera da mister. Vieira ha comunque avuto la sua gavetta tra MLS (New York City), Ligue 1 (Nizza e Strasburgo) e Premier League (Crystal Palace). Ultima avventura, appunto, allo Strasburgo lo scorso anno, finita con la risoluzione del contratto a luglio.

Nonostante lo scetticismo, però, il Genoa visto nelle prime due apparizioni con Vieira al timone non è dispiaciuto. Sono solo due gare, è vero, ma le premesse sono incoraggianti.

Un modulo inedito con il passaggio alla difesa a 4 e Pinamonti unica punta con alle spalle una linea a 5 che può passare a 3 con due giocatori che vanno a sostenere la prima punta in un tridente inusuale. In questi due casi sono stati Zanoli e Miretti i più vicini all’attaccante. Queste due pedine si sono dimostrate mortifere per le due avversarie di turno. Miretti ha castigato il Cagliari a Marassi dove solo il rigore di Piccoli ha tolto i tre punti ai rossoblu. Zanoli ha asfaltato l’Udinese sulla destra procurando l’espulsione di Tourè e inducendo Giannetti all’autogol del 2-0 finale. Un altro nome che potrebbe avere nuova linfa dal cambio mister è Frendrup, sembrato più nel vivo del gioco e soprattutto più vicino alla porta. Non a caso nel match con i sardi è tornato a referto dopo diverso tempo.

Ora un’altra prova importante, in casa con il Torino, formazione in difficoltà sia di risultati che di gioco. Lì si potranno valutare i progressi del Genoa targato Vieira. Quest’ultimo dovrà anche inserire giocatori di assoluto livello ora un po’ ai margini, su tutti Mario Balotelli che, risolti i dissapori del periodo di Nizza, partita dopo partita chiede minuti in più. Insieme a lui Messias e Vitinha, pedine di sicuro spessore che saranno utili alla causa, ma si sa, squadra che vince (e convince) non si cambia, quindi pensiamo si vada avanti per la strada vista nelle ultime gare. Sarà la formula vincente? Lo capiremo già sabato.

Glauco Dusso

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