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Parte 2. Juve nel segno del 7 – A.Orlando-M.Iuliano-Paramatti-Pazienza

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Dopo 7 scudetti consecutivi la Vecchia Signora vuole tornare a trionfare in Europa e alzare la coppa dalle grandi orecchie. Per farlo dovrà essere trascinata da CR7. Il primo grande ostacolo è l’Atletico Madrid allenato da Simeone. Proprio lo stadio dei colchoneros sarà il teatro della finalissima. Sul cammino della Juventus abbiamo chiesto lumi ad alcuni ex bianconeri che hanno calcato i campi di gioco dal ’60 fino agli anni dieci di questo millennio

Alessandro Orlando: ex difensore degli anni ’90 indossando le maglie dell’Udinese, del Parma, della Sampdoria, del Milan, della Juventus, della Fiorentina e del Cagliari. Nel suo palmares 2 scudetti, uno con il Milan e l’altro con la Juve, e una Champions da rossonero.

 

 

 

 

 

 

 

 

Mark Iuliano: ex difensore tra gli anni ’90 e inizio 2000 del Bologna e della Juventus. 4 scudetti con la maglia juventina.

 

 

 

 

 

 

 

 

Michele Paramatti: ex difensore tra gli anni ’90 e inizio 2000. Ha giocato con il Bologna e la Juventus, collezionando uno scudetto con i bianconeri.

 

 

 

 

 

 

Michele Pazienza: ex centrocampista negli anni 2000 e dieci nelle file dell’Udinese, della Fiorentina, del Napoli, della Juve e del Bologna.

 

 

 

 

Che partita si aspetta che sarà Atletico Madrid-Juve?

ORLANDO: E’ difficile da capire, soprattutto se pensiamo sia all’andata che al ritorno. L’Atletico non è nel suo periodo migliore da quando c’è Simeone alla guida. E’ tuttavia sempre una squadra esperta. Si giocherà in uno stadio nuovo, in un ambiente molto caldo.

IULIANO: Una partita tattica e affascinante. Si affrontano due squadre completamente diverse: una più corale, con ripartenze veloci, l’altra, la Juve, che si affida più alle giocate individuali.

PARAMATTI: Le qualità della Juventus sono palesi. Credo e spero che sia un turno favorevole. Le insidie stanno proprio dentro alla Juve, al di là dell’avversario. Tutto il gruppo dovrà affrontare la Champions con la stessa convinzione che ha in campionato.

PAZIENZA: Sono due compagini che si somigliano per fisicità e per il modo in cui aggrediscono gli avversari. Mi aspetto dei guizzi vincenti da parte di CR7 e Griezmann.

L’arrivo di CR7 potrà portare finalmente la Juventus sul tetto d’Europa? Che idea si è fatto dopo questi primi mesi sull’asso portoghese in bianconero?

ORLANDO: E’ stato preso per dare qualcosa in più in termini realizzativi e di cattiveria calcistica. Contro il Real e il Barcellona nelle ultimi finali perse ci è mancato qualcosa. Si spera di arrivare in cima questa volta. L’impatto è stato molto buono. Pensavo portasse più malumori e anarchia per il suo modo di essere accentratore. E’ merito della sua intelligenza, ma anche di Allegri e della società. Il tecnico ha amalgamato ancor di più un gruppo già forte.

IULIANO: Le premesse ci sono. Ha acquistato il giocatore che ha vinto le ultime 3 Champions, l’unico che, insieme a Messi, è capace attualmente di fare la differenza. Avrebbe potuto realizzare ancora più gol nonchè assist a questo punto del campionato. E’ una garanzia in fase realizzativa.

PARAMATTI: Sicuramente ha portato carisma. E’ un trascinatore. Mi auguro che possa essere determinante nei momenti chiave.

PAZIENZA: Con CR7 la Juve ha aumentato indubbiamente il proprio valore. Nel calcio però nulla è scontato e non sarà semplice arrivare in fondo.

I momenti migliori della sua carriera?

ORLANDO: Ho avuto la fortuna di vincere molto, ma il momento migliore è stato lo spareggio contro il Brescia quando vestivo la maglia dell’Udinese (ndr, è di Udine) nel ’93. Ci giocammo la permanenza in A sul campo del Bologna. Rispetto alle stagioni successive ero uno dei protagonisti e non un comprimario.

IULIANO: Ovviamente le vittorie, tra gli scudetti e la Super Coppa Europea. I nei invece sono state le quattro finali perse, le 3 Champions e quella con la maglia della Nazionale ad Euro 2000. La coppa dalle grandi orecchie manca anche nel mio palmares.

PARAMATTI: Lo scudetto nella Juve e gli anni nel Bologna. In rossoblu il momento culminante è stata la semifinale di Coppa Uefa contro il Marsiglia.

PAZIENZA: Il periodo nel Napoli.

Fonti foto: dailymail.co.uk, pinterest.com, udineseblog.it, ebay.it, juventusnews24.com, ligamistru.cz, mondobianconero.com, calciomercato.com e siracusanews.it

Erika Eramo e Stefano Rizzo

 

 

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