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Massimo Boldi: “La mia è stata un’epoca d’oro, largo ai giovani, ma ho ancora tanta voglia e sto lavorando ad un nuovo film”

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Tifosissimo del Milan e artista instancabile e geniale, ha appena iniziato a lavorare sul progetto di un nuovo film che indica come una commedia matura. Gioviale e simpatico, sempre disponibile con i tanti fan con garbo ed eleganza

Abbiamo avuto il grandissimo piacere di incontrare ed intervistare il mitico “Cipollino“, con il quale abbiamo trascorso una piacevolissima ora chiacchierando di calcio, di cinema, del passato e del futuro e tanto altro. Un vero e proprio mito della comicità italiana conosciuto e ammirato da tutti, cosa che abbiamo avuto anche il piacere di riscontrare con gli innumerevoli saluti e selfie richiesti durante l’intervista e, ai quali, il grande artista non si è mai negato. Esordisce in tv con Canzonissima 74, in seguito altre trasmissioni quali A tutto gag e Drive in nell’allora Fininvest per poi tornare in RAI come presentatore di Fantastico per poi condurre nelle tv di Berlusconi Zelig, Scherzi a Parte, La sai l’ultima? Forse nessuno sa che l’idea originale del famosissimo TG satirico “Striscia la Notizia” è proprio sua, che tra l’altro ha anche condotto! Ha inoltre partecipato in qualità di concorrente a Ballando con le stelle in RAI. Dal Cabaret al Cinema e la carriera di Cipollino esplode letteralmente. Impossibile elencare tutti i suoi film, si va da Il ragazzo di campagna, I Pompieri, Scuola di ladri, Yuppies, Grandi Magazzini, Mia moglie è una bestia, Fratelli d’Italia ed i tanti cinepanettoni con Christian De Sica

Una mitica scena del film “Fratelli d’Italia” del 1989, nella foto insieme a Massimo Boldi troviamo il compianto Angelo Bernabucci e Maurizio Mattioli

Chi è Massimo Boldi? Conosciamo l’artista, ma ci vuole parlare anche un pochino dell’uomo dietro la telecamera? Così da permettere al pubblico di sapere qualcosa in più su di lei?

Un marito, purtroppo vedovo, un papà di tre ragazze e un nonno di tre nipoti. Vengo da un paese che si chiama Luino, sul Lago Maggiore, in provincia di Varese, sono nato nel dopoguerra (23 luglio 1945) e sono venuto a Milano con i miei genitori nel ’56/’57. Insieme ai primi amici conosciuti intorno ai miei 14/15 anni abbiamo creato un gruppo musicale, si chiamavano I Gentleman, ho cominciato alla batteria e da lì in poi è stata tutta una meravigliosa avventura perché è successo quello che nemmeno potevo immaginare. La mia vita è stata molto felice e serena perché ho fatto sempre quello che mi piaceva fare, conquistando tanti traguardi.

La sua carriera artistica è nata a braccetto con Teo Teocoli, siete ancora in contatto? Cosa ricorda di quel periodo?

Con Teo eravamo amici e scolari insieme, abbiamo la stessa età. Teo era il bello della compagnia, io ero il pirla (risate a profusione). Teo cantava con i “Quelli” (la futura Premiata Forneria Marconi). Ci siamo incontrati al Derby (tempio del cabaret dell’epoca n.d.r.) dove sono nate tante belle amicizie con gli artisti che lavoravano lì, come Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Giorgio Gaber, Bruno Lauzi, Giorgio Faletti, Gino Paoli, Paolo Villaggio, Gianfranco Funari e tanti altri. Teo ed io, con i nostri sketch, abbiamo ottenuto un ottimo successo che ci ha portato a Antennatre Lombardia e da lì la popolarità ha cominciato ad arrivare.

Quanto è cambiato il mondo della comunicazione dai suoi inizi di carriera ad oggi? E’ ancora possibile fare della buona comicità o delle belle commedie senza incorrere nelle classiche critiche e censure degli ultimi anni, da quanto ha preso piede il politically correct?

Questo è un argomento! Diciamo che è cambiato il mondo e non ce ne siamo accorti e se ce ne siamo accorti, lo abbiamo fatto per caso. Per i comici è stato un disastro, per quelli che fanno un lavoro come il mio un vero e proprio disastro. La mia è stata, ad esempio, un’epoca d’oro, dagli anni ’60 al 2000, con l’uomo che è addirittura andato sulla luna. Ci sono insomma delle epoche ed il mondo, di volta in volta, dovrebbe tendere sempre a migliorare.

Quali sono le soddisfazioni maggiori che le ha dato la sua lunga carriera artistica?

La prima volta in televisione è stata nel 74, con Canzonissima, con Cochi e Renato, Raffaella Carrà, insomma 50 anni fa, era ancora la televisione in bianco e nero. Il programma però indimenticabile è stato senz’altro Drive in, con il telegiornale di Cipollino (sorride ndr).

Ha qualche rimpianto a livello professionale?

No no… nessun rimpianto tranne forse quello di essermi separato da Christian De Sica. Tutti dicono che abbiamo litigato, ma non abbiamo mai litigato, non si può litigare con Christian, lui è un Signore, un vero e proprio Gentleman, una famiglia la sua, straordinaria. E’ stata una mia scelta, perché dopo la morte della mia compianta moglie, ho voluto tentare la via solitaria ed è andata bene, perché prima del Covid facevo un film all’anno. Siamo poi tornati insieme con “Amici come prima”, “In vacanza su Marte” e mi auguro faremo ancora molto insieme.

Il redattore Luigi A. Cerbara con Massimo Boldi

Sappiamo che la sua passione rossonera è dovuta principalmente a suo nonno, uno dei fondatori del Milan.

Si, ovviamente è vero, mio nonno Mario Vitali è stato uno dei fondatori del Milan. Da piccolino andavo in Via Andegari, 4 (sede del Milan dal 1955 al 1962 n.d.r.) e ho conosciuto tanti dei grandi calciatori e dirigenti del Milan di allora.

Cosa pensa dell’allontanamento di Stefano Pioli? Tutto sommato ha riportato lo scudetto sulle maglie rossonere, due secondi posti, la semifinale di Champions, anche un bel calcio, meritava altro tempo oppure è giusto così?

Impossibile dare una risposta, ma credo che il Milan voglia tentare di avere un Tecnico che possa riportarlo a vincere con continuità e non solo il campionato.

Chi vedrebbe bene sulla panchina del Milan per la prossima stagione e cosa pensa di Fonseca che sembra essere il destinatario di quella carica?

Onestamente non ho opinioni in merito, penso però sia anche giusto che le cose cambino e vadano avanti, spazio ai giovani!

Progetti per il futuro?

Sono in procinto di iniziare un film, non il classico cinepanettone, ma sarà un film un po’ più adulto, una bella commedia e mi auguro di poterlo presentare prima di Natale ’24

Fonti foto: libero.it; youtube.com

Luigi A. Cerbara

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