Nell’ultima giornata i granata ospiteranno l’Udinese, mentre la squadra sarda andrà a Venezia. I laguanari e il Genoa retrocedono in B
Contrariamente a quanto scrivono diversi ‘leoni da testiera’ sui vari social ovvero gli utenti che vedono biscotti (partite truccate) ovunque, su ogni campo, il capitolo salvezza regala quasi ogni anno finali rocamboleschi, concitati e avvincenti.
Il tecnico della Salernitana Davide Nicola dopo l’impresa raggiunta salvando il Crotone in A nel 2017 si è ripetuto con situazioni meno disperate ma comunque estremamente complicate anche con il Genoa, 2020, e Torino, 2021. Quest’anno quando è stato ingaggiato dalla società granata l’obiettivo salvezza era quasi proibitivo. Grazie anche agli acquisti sferrati dal ds Walter Sabatini la Salernitana ha cambiato marcia e ora ad una giornata dal termine si ritrova padrona delle proprie sorti. Nel prossimo week end gli uomini allenati da mister Nicola riceveranno l’Udinese, una squadra già salva ma comunque imprevedibile perciò servirà una prova super per centrare l’obiettivo. Traguardo che poteva essere addirittura già raggiunto se Perotti avesse realizzato il rigore sabato contro l’Empoli sul punteggio di 1-1 (risultato finale) e se i granata non avessero subìto il pari dal Cagliari, diretto concorrente, al 99esimo. Senza contare i punti persi per strada dalla vecchia dirigenza la quale non è stata riconoscente con mister Castori, allenatore della promozione, via dopo 8 giornate per un Colantuono fermo da tre anni.
Proprio il Cagliari può ancora sperare, a meno due dalla Salernitana, farà visita a un Venezia retrocesso ma in ripresa dopo il cambio in panchina, sostituito Paolo Zanetti, artefice della promozione, per l’allenatore della primavera Soncin. Il cammino del Cagliari è stato disastroso. Inspegabilmente dopo sole tre giornate è stato sollevato l’allenatore Semplici dopo l’ottimo lavoro svolto in corsa nella passata stagione conquistando una salvezza tribolata, il cambio in panchina con l’arrivo di Mazzarri non ha giovato anzi il rapporto tra il tecnico e la dirigenza si è chiuso nel peggiore dei modi. Le ultime dichiarazioni del tecnico prima dell’esonero, il quale avrebbe voluto un Verona più morbido, sono ingiustificabili e anti sportive. All’ex mister della primavera rossoblu Alessandro Agostini è stato affidato il compito di non retrocedere. Negli scontri diretti il Cagliari è in parità con la Salernitana, pertanto in caso di arrivo a pari punti vale la differenza reti generale che vede in vantaggio la squadra rossoblu.
Saluta la massima serie una squadra storica come il Genoa. Dopo 15 anni il grifone torna in serie cadetta. Nell’era del presidente Preziosi non era mai successo, in un modo o nell’altro i rossoblu si erano sempre salvati. C’è stato il cambio di proprietà durante la stagione, il Genoa è passato al fondo americano 777 partners che hanno toppato sfilando la gestone tecnica all’esperto Ballardini per affidarla a Shevchenko senza esperienza da allenatore di un club. Poi la squadra ha avuto un mister sconosciuto ai più, Blessin, il quale si è rivelato più tosto del previsto ma ormai la situazione era complicatissima. Il rigore del possibile pareggio fallito negli istanti finali, 96esimo, dal capitano rossoblu Criscito nel derby contro la Samp rimarrà nella storia, con i blucerchiati salvi anche grazie a quei due punti.
Un plauso va all’allenatore Thiago Motta che ha ottenuto la salvezza con lo Spezia quasi contro ogni pronostico iniziale.
Fonti foto: Repubblica.it; Sport.Sky.it
Stefano Rizzo