Oggi a Zurigo è partito ufficialmente l’avvicinamento alla prossima coppa del Mondo che si disputerà tra un anno e mezzo in tre paesi: USA, Canada e Messico. Per gli azzurri un obbligo inderogabile
Da oggi inizia ufficialmente il countdown verso il primo Mondiale extralarge a 48 squadre, con l’Italia sorteggiata in ben due gironi (Clicca QUI per l’analisi completa). Il cammino degli azzurri dipenderà anche dalle sorti in Nations League. A marzo, infatti, la Nazionale di Luciano Spalletti giocherà il quarto di finale contro la Germania. In caso di vittoria, per l’Italia ci sarà il gruppo da 4 squadre; in caso di sconfitta, quello da cinque, ma indipendentemente da come andrà a finire il match contro i tedeschi, l’Italia ha un solo obbligo: qualificarsi al Mondiale del 2026. Senza sé e senza ma. Il doppio mancato ingresso consecutivo a Russia 2018 e Qatar 2022 fa ancora male, ma allo stesso tempo serva da insegnamento. Guai a sottovalutare le avversarie del girone. La Nazionale non se lo può permettere.
Spalletti in guardia: Ventura e Mancini docet! L’Italia non sottovaluti
Se si riavvolge, amaramente, il nastro alle due umilianti esclusioni mondiali, ci si accorge di come l’Italia, durante il proprio cammino, sia per quanto riguarda le qualificazioni al Mondiale del 2018 sia per quelle al Mondiale del 2022, abbia sottovalutato determinate avversarie. Rivali sulla carta abbordabili, ma che poi si sono rivelate fatali per le sorti della Nazionale di Ventura prima e Mancini poi. Spalletti stia in guardia, anche per il Mondiale 2026, si qualificherà direttamente solo la prima classificata di ogni girone, le seconde dovranno passare dagli spareggi e anche da questo punto di vista, purtroppo, la Nazionale ne sa qualcosa.
Quei dannati (s)pareggi: il Mondiale 2026 è un obbligo per l’Italia
Nelle gare di qualificazione al Mondiale del 2018, l’Italia chiuse il proprio girone al secondo posto con 23 punti all’attivo. Dietro alla Spagna e davanti a Liechtenstein, Macedonia del Nord, Israele e Albania. Gli azzurri, poi perdenti nel drammatico spareggio contro la Svezia, conquistarono sette vittorie, due pareggi e una sconfitta. Contro le Furie Rosse, gli azzurri persero 0-3 a Madrid e pareggiarono 1-1 in Italia. Pareggio che l’Italia replicò sempre in casa contro la Macedonia. Pareggio sicuramente non decisivo per le sorti della qualificazione, ma assolutamente evitabile. Per le partite di qualificazione al Mondiale del 2022, la Nazionale fresca campione d’Europa, di punti ne fece 16 contro i 18 della Svizzera. In quel caso, furono proprio quattro malcapitati pareggi a obbligare l’Italia ai playoff, persi poi contro la Macedonia del Nord a Palermo. Gli azzurri, infatti, oltre a fare 0-0 e 1-1 con la Svizzera (due rigori sbagliati, uno in casa e l’altro fuori), pareggiarono pure con la modesta Bulgaria al Franchi di Firenze e 0-0 in Irlanda del Nord nell’ultima partita. Pareggi dolorosi e appunto fatali per il mancato primo posto.
Insomma, se l’Italia vorrà qualificarsi non saranno ammessi cali di attenzione e sottovalutazioni. Andare al Mondiale del 2026 non è un dovere, ma un obbligo.
Sandro Caramazza
Fonte foto: Virgilio