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Italia, povero calcio! Scommesse e illegalità: paradosso

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Nel sistema calcistico nostrano è scoppiato un clamoroso e allarmante scandalo che coinvolge già tre calciatori noti e importanti

Si salvi chi può! Il calcio italiano è ripiombato bruscamente nel caos, stavolta a farne da padrone è lo scandalo delle scommesse. Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono finiti nel mirino della Procura di Torino e non si escludono ulteriori colleghi coinvolti nella brutta e complicata faccenda. L’intero sistema trema davanti alle rivelazioni del noto ex paparazzo dei vip Fabrizio Corona e della sua testata di inchiesta, Dillinger News. Ieri, una delle scene più impietose della storia del calcio nostrano: l’arrivo delle forze dell’ordine a Coverciano, sede del ritiro della Nazionale di Luciano Spalletti, a comunicare un’avviso di garanzia a Zaniolo, ex Roma e oggi all’Aston Villa, e a Tonali, ex Milan e oggi centrocampista del Newcastle. I due hanno lasciato il ritiro, domani l’Italia giocherà contro Malta a Bari e martedì a Wembley contro l’Inghilterra, nei due match valevoli per le qualificazioni al prossimo Europeo del 2024.

Un paradosso allarmante

Un paradosso. Eh sì, quello che sta avvenendo in queste ore e in questi giorni nel calcio italiano è davvero un allarmante paradosso. La Federcalcio, in lotta contro la pirateria nel calcio – con tanto di slogan – “La pirateria uccide il calcio” – ha scoperto di avere dei nemici interni: gli stessi calciatori. L’accusa, difatti, è quella di aver violato l’articolo 24 del Codice di Giustizia sportiva, che prevede: “L’ordinamento federale vieta ai calciatori ed ai tesserati in genere di effettuare qualsiasi tipo di scommessa al fine di trarne profitto.”. Qui, si va addirittura oltre l’articolo in questione poiché i tre giocatori, sopra citati e probabilmente anche tutti gli altri coinvolti (si suppone una decina), avrebbero utilizzato siti di scommesse illegali, dunque pirati.

E domani?

Un terremoto inaspettato che rischia di far ritornare il sistema Calcio Italia all’anno zero, con legittimi e cruenti rimandi a Toto Nero prima e Calciopoli poi. L’amarezza e l’angoscia (calcisticamente parlando) sono tante. Per un’Italia che a passo cadenzato stava cercando di risalire la china dopo le macerie di una seconda esclusione Mondiale e dopo le dimissioni del proprio CT campione d’Europa. Un caos che arriva nella seconda sosta di questo inizio di annata 2023-24 e a poche ore da due partite di vitale importanza verso Germania 2024. L’interrogativo più oscuro adesso è uno solo: come sarà il domani?

Sandro Caramazza

Fonte foto: Open

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