Panoramica sulle tre finalissime in programma tra pochi giorni sognando di veder trionfare i viola e i nerazzurri di Bergamo
Champions League – finale a Wembley (Londra) il primo giugno 2024: Borussia Dortmund-Real Madrid
Sarà Davide contro Golia. Sì perchè il Real Madrid in Champions trova il suo habitat naturale, questa è una competizione vissuta da protagonista fin dall’inizio con le prime 5 edizioni vinte negli anni ’50. Nel calcio conta tanto l’aspetto psicologico e questo approccio vincente dei blancos si tramanda di anno in anno. Oltretutto in panchina siede Ancelotti, il mister re di questo torneo con 4 successi, 2 con il Milan e 2 con il Real Madrid. Per il Madrid si tratta della 18esima finale, 3 sole perse, e viene da 8 trionfi non intervallati da sconfitte. In più ha tanta fortuna con il portiere del Bayern Monaco Neuer, campione del mondo con la Germania nel 2014, che non trattiene la palla a pochi minuti dalla fine e consente al Real Madrid di pareggiare. Inoltre c’è anche la sudditanza psicologica degli arbitri al cospetto del Real Madrid e del Bernabeu con il guardalinee che alza la bandierina e con l’arbitro che aveva infatti interrotto l’azione per un presunto fuorigioco del Bayern agli sgoccioli dell’incontro, avendo fischiato con l’azione in corso, il Var non ha potuto verificare. Questo benché le indicazioni siano proprio quelle di far terminare le azioni e di valutare le situazioni di gioco in un secondo momento. Di contro ci sta però una squadra che ha tanta voglia di riscattare il campionato perso lo scorso anno all’ultima giornata in maniera incredibile. Stiamo parlando del Borussia Dortmund del tecnico Terzic che nella sua carriera ha vinto solo una coppa di Germania sulla panchina del Dortmund. I gialloneri sono alla loro terza finale in Champions, una vinta e una persa, quest’anno in campionato non hanno smaltito la delusione cocente della scorsa stagione, mentre in Champions ora hanno la possibilità di trasformare quella rabbia repressa in voglia di riscatto.
Europa League – finale a Dublino il 22 maggio 2024: Atalanta-Bayer Leverkusen
Per la Dea si tratta della prima finale europea della propria storia, un traguardo del tutto meritato per la truppa di Gasperini che negli ultimi anni ha raggiunto risultati importanti attraverso il bel gioco. Le manca la ciliegina sulla torta ovvero alzare un trofeo. Doppia possibilità per l’Atalanta finalista anche in Coppa Italia contro la Juve il 15 maggio cercando di bissare il successo del 1963 (unico trofeo in bacheca). Gli uomini di Gasperini sanno stupire andando oltre i propri limiti, ne sa qualcosa il Liverpool sbattuto fuori dagli orobici nei quarti. Le compagini italiane non hanno ancora mai vinto questo torneo da quando è diventato Europa League. Speriamo nell’Atalanta ma di fronte avrà una squadra invincibile, fresca del record di imbattibilità dal dopoguerra in poi, 49 partite di fila senza sconfitte. La squadra allenata da Xabi Alonso dopo aver vinto per la prima volta il campionato punta anche alla Coppa di Germania, finale il 25 maggio contro il Kaiserslautern militante nella serie B tedesca. Insomma un mini Triplete è l’obiettivo del Bayer Leverkusen. Una società che in tutta la sua storia prima di questa stagione aveva vinto solo una Coppa Uefa nel 1998 e una Coppa di Germania nel 1993.
Conference League – finale ad Atene il 29 maggio 2024: Olympiakos-Fiorentina
Dopo le due finali perse nella scorsa stagione, in Coppa Italia e in Conference, la viola guidata da Italiano vuole invertire il trend e per farlo dovrà giocare con personalità perchè la finale si terrà in Grecia, nello stadio dell’AEK Atene, ma Il Pireo, sede della città degli avversari dell’Olympiakos dista dalla Capitale greca soltanto una decina di km. La Fiorentina non inserisce un trofeo nel proprio palmares dal 2001, vittoria in Coppa Italia, pertanto il popolo viola non vede l’ora di tornare a festeggiare. Attenzione però perchè l’Olympiakos è la squadra più titolata in Grecia con 47 campionati vinti e detiene il record anche di Coppe di Grecia (28) e delle Supercoppe greche (4). Tra le riserve del club greco figura il 34enne ex viola Jovetic. L’allenatore è Mendilibar che nella scorsa stagione trionfò con il Siviglia in Europa League battendo la Roma di Mourinho ai rigori. Proprio Mou è l’ultimo allenatore che ha portato queste coppe europee in Italia, nel 2010 la Champions vinta con l’Inter e nel 2022 la Conference con la Roma ed è giunta l’ora di aggiornare queste statistiche per cui Forza Viola e Forza Atalanta!
Fonte foto: 90min.com
Stefano Rizzo
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