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Il nuovo inizio di Mateo Retegui

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Il centravanti italo argentino, convocato per la prima volta da Mancini, sembrava essere destinato ad un ruolo da comprimario con Spalletti, invece l’ottimo inizio di stagione con l’Atalanta lo ha aiutato anche in nazionale 

Fino ad un anno e mezzo fa, l’Italia era un paese molto distante per Mateo Retegui, sia geograficamente che calcisticamente. L’unico legame, alla lontana, era quello costituito dal suo bisnonno materno, Angelo Dimarco, originario di Canicattì, vicino ad Agrigento. Tutta la vita di Retegui ruotava intorno all’Argentina. I suoi genitori Carlos Maria sono nati e cresciuti lì e così anche lui. I suoi primi passi nel mondo del calcio li ha mossi nelle giovanili dei due club argentini probabilmente più iconici del mondo: River Plate Boca Juniors. Proprio con il Boca, Mateo ha poi esordito tra i professionisti, nel novembre del 2018, prima di essere ceduto in prestito all’Estudiantes

L’Italia per lungo tempo è rimasta sullo sfondo della sua vita, ma nessun paese come l’Argentina è legato a doppio filo al nostro, soprattutto quando si parla di calcio. Gli oriundi fecero la fortuna della nazionale italiana di Vittorio Pozzo, che negli anni 30′ del secolo scorso vinse due Mondiali e un’Olimpiade. Gli italiani emigrati a Buenos Aires fondarono invece il Boca Juniors, il club che ha lanciato Retegui tra i professionisti. “Los Xeneizes” è il soprannome dei giocatori del Boca, che in italiano significa “I genovesi” e proprio a Genova, una persona che è stata decisiva per la carriera di Mateo scrisse la storia di una delle due squadre della città, vincendo un memorabile scudetto: Roberto Mancini

L’ormai ex CT dell’Italia, a marzo dello scorso anno, ha deciso infatti di convocare (più che a sorpresa) Retegui in nazionale. Mateo, all’epoca al Tigre, è arrivato a Coverciano come oggetto misterioso, parlando un italiano non proprio da madrelingua. Nelle due amichevoli successive contro Inghilterra Malta però è stato in grado di far parlare in campo, andando a segno in entrambe le gare. Da lì in poi, in più di un anno, l’attaccante oriundo ha faticato non poco sottoporta, segnando solo due gol in amichevole col Venezuela. Nel mezzo, il cambio di CT, con l’arrivo di Spalletti, un Europeo pessimo per tutta la nazionale ed il ballottaggio con Scamacca che l’ha visto spesso relegato in panchina.

Quest’estate però è stato proprio il grave infortunio di Scamacca che l’ha portato all’Atalanta, dove sotto la gestione Gasperini Retegui sembra completamente rinato. Nelle prime sette giornate infatti sono arrivati sette gol, di testa, di piede ed anche su rigore. Il meccanismo perfetto della Dea ha adesso come punto terminale delle sue azioni l’attaccante oriundo che pare in stato di grazia. Insieme a Thuram, in questo inizio di campionato Mateo ha conquistato la vetta della classifica cannonieri e il gol col Belgio di giovedì scorso è stata la ciliegina sulla torta. Ancora è presto per dirlo, ma la soluzione al rebus centravanti l’Italia potrebbe già averla in casa propria. 

Luca Missori

(Fonte immagine: Lazionews.eu)

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