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Il Milan di Stefano Pioli è un diavolo che veste sempre abiti diversi

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Le metamorfosi tattiche dell’allenatore rossonero non sono più una sorpresa e continuano a produrre un calcio innovativo, spettacolare e redditizio

Il calcio è uno sport in continua evoluzione in tutte le variabili che ne costituiscono l’ossatura, come la tattica, la tecnica individuale, gli schemi. Il lavoro dietro le quinte non si ferma mai. Tecnici e calciatori devono continuamente aggiornarsi e migliorare per sorprendere e superare gli avversari di turno. Gli allenatori hanno praticamente il dovere professionale di aggiornarsi, cambiare, crescere tatticamente e non solo. Oggi un allenatore deve essere anche un fine psicologo per riuscire a trarre il meglio da ogni singolo calciatore e, contemporaneamente, anche da tutto il gruppo. Proviamo a soffermarci però al solo piano tattico e vediamo insieme, in particolare, le evoluzioni del Milan di Mr Pioli.

Il Milan dello scudetto era una squadra frizzante, convinta, unita e che faceva delle qualità tecniche dei singoli una sua prerogativa, ma associata ad un’unità di intenti che ha portato a risultati insperati. Lo scorso campionato, dopo un gennaio di lacrime e sangue, Mr Pioli ha dovuto apportare degli accorgimenti tattici che hanno visto passare dalla difesa a quattro, a quella a tre, ad una maggiore copertura difensiva e ad un maggiore adattamento all’avversario, divenendo quindi più facilmente interpretabili e, inoltre, vedendo ridotta la produzione offensiva e la capacità realizzativa. In campionato si è pagato dazio ed in Champions si è andati avanti grazie alla solidità difensiva ritrovata. La metamorfosi tattica della squadra non è certo passata inosservata, ha richiesto tempo di adattamento alle nuove idee, ma ha comunque portato a dei risultati importanti. Al tecnico non è mancato il coraggio di modificare la squadra alle necessità del momento e non gli sono mancate le capacità di portare tutti a credere a tale cambiamento.

La stagione in corso, seppur ancora all’inizio, sta mostrando a tutti che l’allenatore milanista ha l’energia, la volontà, la capacità di crescere e migliorare, di evolversi e cambiare, di modificare persino i ruoli prefissati dei propri calciatori e, tutto questo, a vantaggio del gioco, dello spettacolo, dei risultati. Il mercato rossonero ha portato una vera a propria rivoluzione nello spogliatoio con una squadra completamente rinnovata e diversi nuovi innesti e Mr Pioli sta effettuando una vera e propria evoluzione tattica. L’allenatore parmense non lascia nulla al caso, studia intensamente e approfonditamente, non solo libri di tattiche, ma anche i propri calciatori e ne sfrutta tutte le singole qualità per poter apportare il massimo vantaggio a tutta la squadra. In questo inizio di stagione abbiamo già visto lo spostamento, a partita in corso, di Calabria da terzino a regista arretrato. Il Milan odierno non ha solo una marcia in più a sinistra con Leao, adesso ha anche un Pulisic (ma non solo) che copre e allarga la squadra a destra e le due ali molto larghe creano ampi spazi per gli inserimenti dei vari Reijnders e Loftus-Cheek e questo permette alla squadra di “offendere” con più calciatori contemporaneamente.

Le qualità di Mr Pioli sono anch’esse in evoluzione, in continuo crescendo, non lo si può più sottovalutare, sottostimare, Stefano è un allenatore capace e preparato, sotto ogni punto di vista ed il Milan lo sa bene e se lo tiene stretto.

Fonti foto: cosenzachannel.it; pianetamilan.it

Luigi A. Cerbara

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