Abbiamo intervistato telefonicamente Gianluca Pagliuca, ex portiere. Nella sua carriera ha giocato con la Sampdoria, il Bologna, l’Inter e l’Ascoli. In Nazionale ha vinto un bronzo nel mondiale italiano del ‘90 e un argento a Usa ’94. Con la Samp ha conquistato lo scudetto nel ’91 e la Coppa delle Coppe nel ’90
Nel successo dell’Inter sul Bologna sono state decisive le giocate di Karamoh e Rafinha. Cosa pensa dei nuovi acquisti dei neroazzurri?
Entrambi hanno disputato una buona gara. La doppia espulsione di Mbaye e Masina ha avvantaggiato gli uomini di Spalletti.
Il migliore dei rossoblù è stato Palacio. Che cosa ha aggiunto all’ organico degli emiliani?
Rodrigo è un professionista esemplare, si sacrifica sempre per i suoi compagni e ha aggiunto qualità alla rosa.
Nella sessione invernale, invece, ha suscitato particolare clamore il no di Verdi al Napoli. Come ha interpretato la sua decisione? E’ vero che ha inciso la mancanza di garanzie di partire tra i titolari con la nuova squadra?
Spesso i calciatori vengono considerati come dei mercenari. Ho apprezzato molto il suo gesto, sicuramente è stato dettato dal sentimento che prova nei confronti della maglia e della squadra. Non so se queste voci siano vere, ma sicuramente al Bologna è un titolare inamovibile”.
Secondo lei riusciranno i neroazzurri a qualificarsi alla prossima Champions League?
Hanno perso molti punti, ma sono fiducioso. Le prestazioni altalenanti della Roma e della Lazio gli hanno permesso di risalire al terzo posto. L’Inter rispetto alle compagini capitoline non partecipa alle coppe.
Per lo scudetto, invece, il duello è tra il Napoli e la Juventus. Chi vede come favorita?
La Juve è la squadra da battere. I bianconeri sono abituati a lottare e hanno una rosa più ampia. Nel club partenopeo, invece, giocano sempre gli stessi giocatori i quali potrebbero arrivare stanchi a fine campionato.
Oggi si disputeranno i sedicesimi di Europa League. Secondo lei le squadre italiane passeranno il turno? Possono arrivare in finale?
Hanno le qualità per passare tutte e spero che almeno una riesca ad arrivare alla finalissima.
Lei ha giocato anche nella nazionale di beach soccer. Che differenze ha riscontrato nel suo ruolo in questo sport?
E’ tutto diverso. Il portiere è più impegnato perché si creano molte occasioni e di conseguenza ci sono più conclusioni verso lo specchio della porta.
In occasione dei 110 l’Inter sta costruendo la sua Hall of Fame. Insieme a Zenga e Toldo lei è stato inserito nella lista per essere votato come miglior portiere. Quali sono le cose che vi accomunano?
Ognuno ha le sue caratteristiche, è stato un onore essere nominato.
Pagliuca con la Coppa Uefa vinta con l’Inter nel 1998
Giuseppina Citera
foto prese da vivoazzurro.it e www.inter.it