Home Curiosità Fare questo lavoro è un privilegio. Cari redattori vi scrivo…

Fare questo lavoro è un privilegio. Cari redattori vi scrivo…

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Due anni fa sono diventata il Direttore Editoriale di questo bellissimo parco giochi che è Passione del Calcio. Approfitto di questa data simbolica per raccontarvi in 10 frasi come vedo il mondo del giornalismo

Odio dare consigli. Questi sono semplicemente motivi di riflessione, trampolini da cui lanciarsi nel mare magnum del nostro lavoro:

  1. Non c’è nulla di più importante dello scrivere. All’inizio della vostra carriera vorranno farvi credere il contrario perché non siete pagati. Rispondetegli pure così: “A voi pagano forse per respirare?”. Ci sarà un preciso momento in cui dovete pretendere una remunerazione perché è giunta l’ora di dare forma concreta alla vostra idea. Trovate il modo. Ascoltatevi. Non permettete mai a nessuno di uccidere il vostro sogno. E’ ossigeno. Senza non sarebbe semplicemente vita.
  2. Per quanto sia di vitale importanza lo scrivere se non affiancate ad esso una estrema cura nelle pubbliche relazioni ed una dedizione totale non centrerete mai il bersaglio. Agite con estremo pragmatismo ma pensate sempre oltre il vostro ideale. Puntate più in alto che potete perché la freccia sarà curvata verso il basso dalle situazioni e dalle persone. L’unica freccia che non potrà mai essere piegata è il vostro ardente desiderio. Alimentatelo costantemente
  3. Usate le critiche non costruttive come un salvagente. Sì, per i vostri detrattori, perché presto affogheranno. Allora vi odieranno di più perché il solo fatto che ce la state facendo, nonostante gli sgambetti, gli ricorderà il loro fallimento, destino riservato a chi guarda sempre gli altri e mai se stesso. Siete voi il vostro peggiore nemico. Dovete capirlo subito. Dopo è già tardi. L’antidoto è crederci sempre malgrado gli ostacoli. Saltateli modificando la mira. Coltivate la determinazione
  4. Non datevi vie di fuga. Se volete fare questo mestiere nessuno può impedirvelo. Che rimanga la vostra attività principale. Non prendetevi in giro, non cercate scuse: non si vive visceralmente qualcosa a metà. Provatelo fino in fondo. Vi sentirete come Davide contro Golia con un finale che può riservare sorprese. Stupite, scioccate, sovvertite le regole. L’alibi è dei perdenti. Vince chi è autentico e non ha paura di essere diverso. Se non possono fermarvi saranno costretti a seguirvi
  5. Il senso della notizia è qualcosa di innato. Se la prima cosa che cercate al mattino è un giornale da sfogliare o un sito web da visitare, anche prima di far colazione, se la fame di conoscenza supera quello dello stomaco, allora siete nati per questo. Si può anche sopprimere la voglia di mangiare per qualche ora, ma la voce interiore quella no, neanche per un secondo. Seguite la vocazione e avrete stampata in viso quella meravigliosa espressione di quando da bambini andavate al Luna Park
  6. Siete importanti voi e la vostra vocazione, ma i vostri lettori molto di più. Chi vi segue non è obbligato a farlo. Siate la loro oasi felice. La vita è complicata, il giornalismo no. Invogliateli ad imparare cose nuove prendendoli per mano. Non imponete mai, per nessuna ragione, il vostro punto di vista…che si evinca piuttosto dal vostro stile in maniera naturale. Una dolce incisività fa più proseliti e non rimane mai indigesta. La penna è una spada che dispensa vibrazioni inaudite
  7. Le parole sono affascinanti perché ognuna ha un senso. Rispettatelo. Leggete tanto e sperimentate. Ampliate costantemente il vostro vocabolario. Cercate di capire le etimologie (anche quelle straniere), trovate i sinonimi e contrari. Fatevi delle mappe concettuali, ragionate per parole chiavi e procedete per gradi dalla frase d’attacco. Seguite una logica ma poi lavorate tanto di fantasia. La logica del discorso vi rende comprensibili, la fantasia indimenticabili. Emozionate emozionandovi
  8. La massa è confortante, ma anonima. Non appiattitevi su di essa ma cercate sempre il confronto. Distinguetevi perché veramente avete qualcosa da dire. Fuggite dalla tentazione del “mi differenzio tanto per”. Non seguite le mode, lanciatele. Non sentitevi mai arrivati. Quando non scrivete uscite di casa. Consumate i tacchi, fate esperienza del mondo. Lasciate la vostra impronta. Siate umili perché c’è sempre da imparare ma siate anche coscienti della vostra unicità. Il compito è brillare
  9. I rifiuti fanno parte del gioco. Continuate a proporre idee e ad informarvi. Gli spunti sono ovunque. Prendete tutto come una sfida. L’obiettivo è migliorarsi costantemente. Se siete gli stessi di un anno fa e frequentate gli stessi luoghi, le stesse persone, se vivete le stesse problematiche…c’è qualcosa che non va. L’evoluzione è l’antidoto alla sclerotizzazione cerebrale. Rimanete sempre aperti e duttili al cambiamento
  10. Se vi pongono di fronte ad un bivio “o me o il tuo lavoro” non abbiate dubbi. Scegliete sempre il lavoro. Senza sareste dei disadattati. Chi vi ama veramente apprezza ciò che fate, lo valorizza, non lo mortifica con beceri “Aut Aut”. Non barattate mai la vostra passione originale con quelle passeggere. Non affidate la vostra vita nelle mani di un’altra persona. Dedicatela al giornalismo, a costo di compromettere tutto il resto. Fare questo lavoro è un privilegio. Se non lo capiscono non vi meritano

Buona fortuna, o meglio, fate in modo che il talento incontri l’opportunità!

 

Erika Eramo

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