A un anno esatto dalla morte di Maradona vorrei fare alcune considerazioni sull’ipocrisia perbenista del nostro simpatico Paese, che -post mortem- fa diventare i cittadini più vili dei santi e manda alla gogna chi santo invece lo era già in vita
Vi ricordate quante polemiche il 25 novembre 2020? Ma come tutti a parlare di un calciatore, per giunta non eticamente irreprensibile e reo di aver maltrattato donne, proprio nella giornata internazionale della lotta alla violenza sul gentil sesso? Le solite pagliacciate fuori luogo di un’Italietta che non solo non è mai cresciuta, ma è regredita entro i recinti di quel “politically correct” sempre più ridicolo. Da donna mi vergogno di certi discorsi inutili perché volti a non risolvere il reale problema e ad infangare la memoria di un mito che se ha fatto male a qualcuno è soprattutto a se stesso. Vittima di quel pungiglione scorpionico che porta facilmente “dalle stelle alle stalle” Maradona è riuscito a destare un polverone persino da morto. E’ sotto gli occhi di tutti come certi radical chic, chiusi nelle loro mediocri posizioni fintamente “non discriminatorie”, siano i primi a discriminare chi la pensa diversamente. Una donna non si può uccidere. La Costituzione invece sì. Chissà cosa avrebbe pensato il fantasista per eccellenza del più clamoroso autogol che gli italiani si stanno facendo da mesi…
Fonte foto: The Guardian
EriKaffè
[…] In scia al bollentissimo Erikaffè di oggi (più bollente di un americano preso da Starbucks), si riscrive inevitabilmente su Diego. Nella mente si aprono i cassetti, i fili di memoria e sinapsi si annodano e allungano a seconda delle necessità. Si cerca di tirar fuori ciò che ancora non è stato detto su quello che sì, è stato il miglior calciatore della Storia (i numeri dicono altro, ma vivaddìo la passione non risponde ai comandi di ciò che diceva Lenin), ma che assurge a icona del Ventesimo Secolo con le stesse dinamiche e le stesse velocità con cui i giovani d’oggi parlano di rivoluzione senza aver mai letto Gramsci (che tuttavia rimane l’intellettuale italiano tra i più gettonati e letti al mondo) […]