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Enzo Robotti: “Mi piange il cuore vedere la Fiorentina in questo stato”

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Passione del calcio ha intercettato telefonicamente l’ex terzino della Nazionale italiana

Il difensore Enzo Robotti tra gli anni ’50 e ’60 ha indossato le casacche della Juventus, della Fiorentina e della Roma. Con i viola ha trionfato nella Coppa delle Coppe del 1961 e nello stesso anno ha alzato anche la Coppa Italia. Ha allenato il Cagliari. Ci siamo soffermati sulle situazioni delle squadre in cui ha militato ma non solo.

Pirlo è stato il principale problema per la Juve in questa stagione?

Penso di sì, non l’unico ma forse quello più importante. E’ un tecnico a cui manca esperienza, è inadatto a ricoprire questo ruolo a questi livelli oggi. Comunque anche l’assenza del pubblico avrà influito.

E’ fiducioso sulla salvezza della Fiorentina?

Il Presidente Commisso parla troppo, le chiacchiere se le porta via il vento…la realtà è che dopo due anni di sua gestione il livello è lo stesso dell’ultimo periodo dei Della Valle. La viola è una squadra modesta, non ha un gioco preciso, mi piange il cuore vedere questa classifica. Spero che si possa evitare il dramma sportivo della retrocessione, ma ci sarà da lottare. Speriamo bene!

La Roma ha le potenzialità per passare il turno contro il Manchester United nella semifinale di Europa League?

Fonseca è bravo, sa far giocare i suoi ragazzi bene. L’impegno è molto ostico ma la Roma può sorprendere lo United, ha dei giocatori che possono portare alla qualificazione.

Un suo ricordo invece sulla conquista della Coppa delle Coppe con la maglia gigliata?

Ho vissuto tanti anni in viola, ottenendo tre secondi posti consecutivi, ma vincere è troppo bello, ti ripaga di tutti i sacrifici che si fanno.

I più forti giocatori con cui ha giocato?

I viola Julinho e Hamrin.

Invece quelli che ha marcato?

Riva, Pascutti e Stacchini, tutti giocatori fortissimi sulle fasce. Invece mi dispiaceva far fare brutta figura ai giovani attaccanti che erano agli esordi, spesso mettevo loro soggezione.

Fonti foto: LaNazione.it; Wikipedia.org

Stefano Rizzo

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