Home Curiosità Addio a Comunardo Niccolai, campione d’Italia col Cagliari nel 1970

Addio a Comunardo Niccolai, campione d’Italia col Cagliari nel 1970

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L’ex stopper dei sardi si è spento oggi all’età di 77 anni a causa di un malore insorto mentre si trovava in ospedale a Pistoia. All’interno dell’articolo un ricordo effettuato per noi oggi da parte del suo ex compagno Beppe Tomasini

Giornata di lutto quella di oggi per Cagliari ma anche per tutto il calcio italiano. Dopo la scomparsa di Gigi Riva a gennaio, il club sardo piange l’addio di un altro eroe dello storico scudetto conquistato dal Casteddu nel 1970. Si tratta di Comunardo Niccolai, morto in mattinata all’età di 77 anni a causa di un malore insorto dopo essere stato ricoverato in ospedale a Pistoia. Proprio in provincia di Pistoia, a UzzanoNiccolai nacque nel dicembre del 1946 ed il papà (ex portiere del Livorno) decise chiamarlo Comunardo in omaggio alla Comune di Parigi. 

Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del MontecatiniNiccolai debutta tra i professionisti nel 1963 con la maglia della Torres, per poi approdare al Cagliari l’anno successivo. Dopo alcune stagioni di adattamento passate sotto l’ala del veterano VescoviComunardo gli succede a partire dal 1968, ereditando la maglia numero 5 e diventando lo stopper titolare dei rossoblù. Da lì in poi sarà insostituibile, collezionando più di 200 presenze con la maglia del Casteddu (e 4 gol). Nel 1976, dopo dodici anni, lascia la Sardegna e si trasferisce a Perugia. Conclude poi la sua carriera al Prato in Serie C. Per lui anche tre presenze con l’Italia, di cui una da titolare alla prima partita del mondiale messicano del 1970 (dopo 37 minuti uscì purtroppo per un infortunio). L’ex difensore toscano ha anche lavorato per un periodo come selezionatore delle giovanili azzurre, poi ha guidato la Nazionale maggiore femminile a cavallo tra il 1993 ed il 1994. 

Da un punto di vista tecnico-tattico, Niccolai viene ricordato come un difensore vecchio stampo, marcatore aggressivo, forte fisicamente, bravo a stare sull’uomo e molto difficile da superare nei duelli individuali. Nella conquista da parte del Cagliari dello storico scudetto del 1970 (unico titolo della carriera) c’è molto del suo e del reparto difensivo di cui ha fatto parte. La formazione sarda infatti chiuse quella stagione con appena undici reti subite, record tuttora imbattuto nei campionati a sedici squadre. Comunardo però, nonostante l’ingiusta fama di “Re degli Autogol”, era dotato anche di una buona tecnica e spesso scambiava sia palla che posizione con i compagni di reparto, in particolare con i liberi Cera Tomasini, anticipando una tendenza ormai sdoganata tra i difensori moderni. 

Proprio Giuseppe Tomasini, amico del Direttore e di tutta Passione del Calcio, in un momento così triste ha gentilmente rilasciato una dichiarazione alla nostra redazione per ricordare il suo amico ed ex compagno di squadra: “Ho vissuto tutto con lui, la foresteria, l’Italia Under 23, il Cagliari. In campo poi eravamo in contatto ogni minuto, giocava proprio davanti a me, io libero, lui stopper, ma ci scambiavamo spesso. Eravamo forti, perché 11 gol in 30 partite coi giocatori di allora non li ha presi nessuno, abbiamo ancora il record oggi. Comunardo era un amico vero per me, un bravissimo ragazzo. Nell’ultima settimana non l’ho sentito più, ho capito che era peggiorato perché prima lo sentivo ogni 4-5 giorni. Purtroppo è venuto a mancare un grande amico, una grande persona. Dentro il campo dava tutto, anche gli autogol li faceva perché voleva prendere tutti i palloni che passavano vicino a lui, io invece gli dicevo “ma scusami se un pallone lo devi svirgolare perché lo devi toccare? Lascialo andare verso Albertosi”. Era un istintivo, un generoso, troppo a volte, andava su tutte le palle, però tanta altra gente ha fatto più autogol di lui. Era fortissimo, un grande stopper, ma eravamo un grande gruppo tutti, 13-14 persone forti e coraggiose, sennò uno scudetto in una terra come la Sardegna non lo vinci”

Questa la nostra intervista collettiva a cui Niccolai prese parte il 3 novembre del 2020: clicca qui

Tutta la redazione si unisce al dolore per la sua dipartita e porge sentite condoglianze alla sua famiglia, ciao Comunardo!

Luca Missori

(Fonte immagine: IlPost.it)

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