Gli Azzurri di Spalletti si preparano ad affrontare un match storico con una rosa rivoluzionata, giovane ed audace
La nostalgia del passato è tanta e la voglia di ritornare ai tempi di gloria ancora di più. Giovedì 20 marzo, San Siro ospiterà il match Italia – Germania gara di quarti di finale della UEFA Nations League, una vera e propria doppia sfida, la prima verso le semifinale del torneo, la seconda determinerà il percorso verso il Mondiale del 2026 stabilendone il girone. Una gara che ci riporterà indietro con ricordi di sfide epiche!
La macchina del tempo ci ricorda che gli Azzurri hanno fatto la storia del calcio, non dimentichiamoci che la nostra Nazionale, nonostante gli ultimi anni bui è una delle squadre più titolate con quattro Coppe del Mondo vinte esattamente nel 1934, 1938, 1982 e 2006.
La mancata qualificazione al Mondiale Russia 2018, è stata una ferita profonda, non capitava da 60 anni e nonostante lo spiraglio di luce della vittoria ad Euro 2020 nel ’21, la bocciatura al Mondiale Quatar 2022 ha lasciato l’amaro in bocca all’Italia intera, facendo emergere punti interrogativi e cercando di capire quale fosse la causa di questo fallimento.
Gli aspetti del disastro sono stati molteplici: la mancanza di un ricambio generazionale, l’assenza di un progetto di valorizzazione dei giovani italiani, la scelta delle squadre di serie A di preferire e puntare su giocatori stranieri e diciamoci la verità, la mancanza di una squadra di leader come Del Piero, Cannavaro, Buffon ecc ecc, ha fatto sì che fosse tutto da rifare.

Il Ct Azzurro Spalletti aveva il duro compito di cambiare strada e prendere la giusta direzione, qualche segnale positivo si è visto nelle precedenti partite disputate. Fino ad oggi ha diretto gli Azzurri in 20 partite, con 11 vittorie, tra queste in particolare un Francia – Italia 1-3 (settembre 2024) in Nations League, 5 pareggi e 4 sconfitte. Nelle ultime convocazioni ci sono state delle importanti novità inserendo due nuovi giovani 22enni, Ruggeri, difensore dell’Atalanta, e Casadei, centrocampista del Torino, sono tornati a Coverciano anche Politano assente da un anno e mezzo e Zaccagni da settembre. Sorpresa l’esclusione di tutti i romanisti, nonostante la scalata della classifica in questa seconda metà del campionato ed invece troveremo una nazionale azzurrissima, ben 5 calciatori da Napoli pronti a coprire la porta con Meret, difesa con Buongiorno e Di Lorenzo, in attacco Politano e Raspadori, frutto della lotta scudetto e dell’ottimo lavoro di Conte.
Il ct Spalletti si contraddistingue per essere un tecnico moderno, capace di adattare le squadre a diversi moduli, sa gestire la pressione delle grandi piazze, vedi Roma e soprattutto è stato in grado di costruire un Napoli da scudetto dopo ben 33 anni dall’ultimo vinto. Testardo, a volte spietato, con una forte leadership dovrebbe essere l’uomo giusto per riportare l’Italia ai vertici del calcio internazionale.
Le aspettative verso la nuova Nazionale sono altissime, ormai manca da troppo tempo l’emozione di quando eravamo bambini, quando durante le partite degli Azzurri l’unico suono nell’aria era il brusio delle tv accese nelle case ed ogni match era un Super Ball. Abbiamo un po’ tutti nostalgia del silenzio delle citta che veniva risvegliato dal boato di gioia all unisono…riviverlo sarebbe decisamente un bel rewind.
Fonti foto: figc.it – Skysport.it
Silvana Perrini