Abbiamo intervistato l’ex allenatore della Juventus, con cui ha vinto ben cinque scudetti e una Champions, e ct della Nazionale Italiana nella storica vittoria della Coppa del Mondo del 2006, per parlare del nostro campionato, della Champions League e dell’Europeo in Francia
Crede che la Roma possa arrivare seconda, approfittando anche del momento di crisi del Napoli?
La Roma ci può provare, anche perché sta vivendo un momento fantastico da quando è arrivato Spalletti, che è davvero un fuoriclasse. Lo trovo migliorato da tutti i punti di vista, anche da quello della comunicazione. I fatti parlano chiaro: ha recuperato 8 punti al Napoli e con lo scontro diretto alle porte tutto può succedere. E’ un momento no dei partenopei, ma mi aspetto una loro reazione.
Il Milan stasera può fermare la Juve?
E’possibile, perché quando c’è grande compattezza tra squadra e allenatore un sussulto ci sta. Il momento negativo dei bianconeri è comunque alle spalle e un passo falso da parte loro è difficile.
La Juve giocherà per blindare lo scudetto, quindi è una partita cruciale. Troveranno i rossoneri anche in finale di Coppa Italia, perciò è doppio il confronto…
Se è per questo potrebbero incontrarsi anche questa estate nella Supercoppa Italiana. Gli incontri in quel caso sarebbero tre.
Chi rischia maggiormente di retrocedere tra Carpi, Palermo e Frosinone?
E’ancora presto per dirlo. Apprezzo gli sforzi del Frosinone che ha attaccato ripetutamente contro l’Inter. E’encomiabile come ci stia provando. Bisogna vedere cosa farà il Carpi col Chievo e il Palermo con la Lazio. E’interessante vedere anche il risultato di Sampdoria-Udinese che possono tornare vicine alla zona retrocessione.
Chi vincerà la Champions League?
Ancora il Barcellona perché è una spanna sopra le altre.
Tifa qualche squadra straniera?
Non tifo nessuna squadra estera, solo la nostra Nazionale.
A proposito di Nazionale chi è la favorita per l’Europeo?
Tre squadre: la Spagna, la Germania e la Francia, che è anche il paese ospitante. Subito dopo dico il Belgio e l’Italia.
C’è un tecnico che le assomiglia o in cui si rivede?
Nel carattere no, ma ci sono delle analogie con Allegri, che è arrivato ad allenare la Juventus a 46 anni come me, con il mio stesso atteggiamento mentale e la medesima concretezza. Poi ci accomuna anche l’origine toscana.
Erika Eramo