E’ finito il consiglio della FIGC straordinario in conference call sull’emergenza Coronavirus. Presenti fisicamente Gabriele Gravina, il Presidente della Lazio Claudio Lotito e il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli. Al centro della discussione le ripercussioni della sospensione del campionato fino al 3 aprile
Lo scenario definitivo è stato rimandato al 23 marzo, dove la Lega dovrà farsi trovare pronta con soluzioni possibili e in coordinamento con l’Uefa per l’organizzazione dei calendari e per le Coppe Europee. Al momento sono al vaglio quattro soluzioni, di cui francamente solo la prima mi sembra logica, ovvero il recupero delle partite di campionato oltre il 24 maggio e quindi l’inevitabile slittamento dell’Europeo di 10 giorni o più avanti. Le altre tre, i play off tra le prime 4 in classifica, la non assegnazione del titolo o l’assegnazione in base alla classifica attuale, mi sembrano non percorribili, perché falserebbero il percorso delle squadre, le loro forze in gioco, condannandoci a polemiche infinite. Lotito è già su di giri, perché non vuole che la storia si ripeta. Ricordiamo che i biancocelesti ancora recriminano lo scudetto del 1915, bloccato per la Grande Guerra prima della sua naturale conclusione. Sono d’accordo che la salute dei cittadini (il nostro giornale aderisce alla campagna #iorestoacasa #restateacasa #restiamoacasa) debba essere messa al primo posto, ma ciò non deve andare a discapito della giustizia sportiva.
Fonte foto: Figc
Erika Eramo
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