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E’ morto Alberto Ginulfi, il portiere che con la Roma parò un rigore a Pelè

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Era malato da tempo e se ne è andato oggi alla soglia degli 82 anni l’ex estremo difensore che aveva giocato con Roma, Verona, Fiorentina e Cremonese. Nel suo palmares personale anche un titolo nazionale da Vice Allenatore con il Napoli di Maradona ’89/’90

“Romano de Roma”, era nato nel quartiere di San Lorenzo, cresciuto calcisticamente nelle giovanili giallorosse esordendo il 28 ottobre 1962. Fu a lungo riserva, dapprima di Fabio Cudicini e poi di Pierluigi Pizzaballa, sino alla stagione 1969/70 quando si prese la titolarità che mantenne per le successive tre stagioni. Durante un’amichevole con il Santos di Pelè, era il 3 marzo 1972, ipnotizzò il brasiliano parandogli un rigore. Al termine della partita O Rei gli fece i complimenti regalandogli la maglia che, Alberto, ha sempre custodito gelosamente. Ebbe a dire: “Mi lasciò la maglia e, a fine partita, mi invitò all’ambasciata brasiliana di Piazza Navona per il giorno dopo“. La maglia di Pelè era classicamente “forgiata” con i metodi del tempo: maniche lunghe, scudetto ricamato e numeri cuciti con il filo. Siamo sicuri che tale maglietta fosse al fianco di quella del Pipe de Oro. Quella del 1974/75 fu l’ultima stagione in giallorosso, costellata da tanta sfortuna, lo vide solo riserva in campionato senza mai scendere in campo. Segue quindi un peregrinare tra Verona (1975/76) dove, come titolare, porta gli scaligeri alla salvezza e alla loro prima finale di Coppa Italia; Fiorentina (1976/77) dove però è la riserva di Massimo Mattolini e colleziona una sola presenza; Cremonese (1977/78) nuovamente titolare, ma nella serie cadetta. Tecnicamente Ginulfi aveva qualità a dir poco eccellenti, tanto che Alberto Marchesi lo definì, in un articolo sul Corriere dello Sport del 1971, il portiere moderno per eccellenza. Nel suo palmares Ginulfi vanta anche due coppe Italia, entrambe con la Roma: 1963/64 e 1968/69. Appesi gli scarpini al chiodo è divenuto preparatore dei portieri e vice allenatore, in particolare, ad Udine con Giancarlo de Sisti nella stagione 86/87 e con Alberto Bigon nella stagione 92/93 e con il fortunato intermezzo del Napoli, sempre con Bigon, nelle stagioni 89/90 e 90/91 dove, nella stagione 89/90, seppur da vice allenatore, si laurea Campione d’Italia con gli azzurri.

In una nostra intervista a margine di un raduno di ex portieri e difensori della stagione 1974-75 (in cui Alberto non fu tra i protagonisti assoluti), Ginulfi ci rilasciò una sua pillola (Leggi qui)

Questo il messaggio che aveva lasciato alla nostra redazione:

Il calcio o si ama o lascia indifferenti. Voi in maniera molto avvincente soddisfate le persone che adorano questo sport. Siete grandi Stefano e Erika. Un saluto a tutti i tifosi, soprattutto quelli giallorossi che sono inarrivabili.

Aveva inoltre preso parte alla nostra trasmissione radiofonica.

Tutta la redazione si unisce al dolore per la sua dipartita, ciao Alberto!

Fonti foto: radiosportiva.com; it.wikipedia.org

Luigi A. Cerbara

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