Nel giorno del compleanno del Divin Codino riportiamo gli auguri da parte dei suoi tantissimi fans
“Ciao Roby: è come se ti conoscessi da sempre per tutte le volte che grazie a te, ho passato serate e giornate incredibili, un po’ come si fa con un familiare. Sono juventino. Ero un ragazzino innamorato del calcio e soprattutto di come gioca Baggio. Sì, gioca, non giocavi. Per me tu giochi ancora. Chi ama il calcio ama Baggio! Non importava quale maglia indossassi. Sei soprattutto un uomo eccezionale. Il mio allenatore diceva prima gioca con la testa.. poi con i piedi.. Grazie di averci regalato felicità, grazie Baggio” Federico Nuccitelli da Roma
“Tanti auguri al bomber più grande” Antonio Pistillo dalla Puglia
“Prima dell’immenso campione sei un grande Uomo, grazie di tutto Roby” Alessio Viale da Cuneo
“Nel mondo vi sono molti posti dove un essere umano può trovare la felicità, uno di questi è un rettangolo verde dove danzano un pallone e Roberto Baggio. Questa forma d’arte è uno dei motivi per i quali questa vita ha il sapore che merita. Grazie per esserci e costituire, profondamente, i sogni e le speranze di milioni di persone, frammenti di eternità” Joel Tilanti Tacla da Roma
“Caro Roberto fin da ragazzino ho seguito con entusiasmo e passione le tue gesta sportive… ti chiamavano “Divin Codino” o “Raffaello” e hai saputo dipingere divinamente dentro e fuori dal campo. I miei migliori auguri di buon compleanno!” Luca Caserta da Roma – regista e filmmaker
“Quando mi chiederanno cosa ti fa tornare bambino io risponderò: Roberto Baggio il divin codino” Francesco Alcamese da Roma
“Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra al nunzio sta,” …stavo proprio studiando il “5 Maggio” di Alessandro Manzoni (anche se noi ragazzi degli anni 80 Alessandro per colpa di Verdone e Montesano sarà sempre Alberto) quando quel 5 Maggio 1985 ti rompesti il legamento crociato anteriore e il menisco contro il Rimini. Giocavi ancora con il Vicenza e 48 ore prima la Fiorentina, squadra per cui tifava mio fratello, ti aveva acquistato per 2.7 miliardi di vecchie lire. Per fare un paragone coi tempi attuali è come se il Sassuolo (la Fiorentina di oggi) acquistasse una promessa di Lega Pro a 20 milioni di euro. Uno sproposito. Ma chi fece quel colpo ci aveva visto giusto e ancor più giusto ci vide chi decise di non rescindere il contratto, di farti guarire con calma e di iniziare a farti brillare il giorno che il più grande di tutti, Diego Armando Maradona, vinceva il suo primo scudetto al Napoli: era il 10 maggio 1987. Il resto è la Coppa Uefa persa in finale contro la tua futura Juventus, la B2 con il povero Borgonovo, le “Notti Magiche” di Italia 90, la rivolta di Firenze contro la tua cessione ai Gobbi, i primi trofei, il Pallone d’Oro, le incomprensioni con Lippi e quel maledetto rigore che per me non è andato come a Pasadena, nella realtà, ma è finito in rete come lo spot Wind dopo che il pallone era volato sulle stelle. Perché questo è il Karma di Roberto Baggio… viaggiare sempre e comunque al livello dello stelle, mai un metro più in basso. Buoni 50 Divin Codino anche se da quando Baggio non gioca più… Non è più domenica!” Giovanni Cardarello da Roma
“Con te ho vissuto i più begli anni calcistici. E’ troppo limitato dire che Baggio è stato un giocatore di calcio perchè Baggio era il calcio, i goal che lui ha fatto racchiudevano la bellezza, l’estro, la fantasia del gioco del calcio. Lui faceva diventare le cose impossibili, possibili e difficili, semplici con una naturalezza che pochi riuscivano a fare e tutt’ora guardando le stelle c’e’ quella porta aperta nel cielo che mi fa rivivere quei momenti magici che nessuno come lui mi ha dato…..Grazie Roby per tutte le magie che ci hai dato” Teodoro La Rocca da Milano
“Auguri Roby con tutto l’azzurro che posso, più che un cielo può dare, più libero del mare di Napoli e del colore che sa dare, libero come le tue magie che c’hanno fatto sognare sui verdi prati dei tuoi occhi vitrei smeraldo. Che i tuoi 50 anni possan esser sempre più liberi come il tuo codino che scorrazzava divino e che danzava tra orecchini che brillavan d’argento, più libero di un grande SAGGIO che parlava al pallone semplicemente tu…ROBERTO BAGGIO. Un piccolo pensiero tra il sacro e il profano” Dany Castellano da Napoli
“Sono già passati più di 12 anni che non giochi più. Ogni anno, ogni domenica non sento il tuo nome (goal di Baggio), mi manca, ma so che ogni anno che passa tu rimani il genio del calcio. Tanti auguroni x i tuoi 50 anni stella del calcio” Gianni Nasca da Aci Castello (CT)
“Dio inventò il calcio lo diede a Baggio e gli disse: vai e insegnalo al mondo” Claudio Apostoli da Brescia
“Quando ti ho visto giocare mi hai folgorato. Pur di vederti ero disposto ad andare a Caldogno ed ero in lista tramite il tuo procuratore e la mamma Clotilde (grande donna) ma poi non se ne fece più niente. Ormai ho una certa età ed è tutto più difficile” Antonio Ranieri da Isca sullo Ionio
“Caro Roberto Baggio spero che leggerai queste righe. Sei il mio idolo fin da bambino, ho subito capito che avevi qualcosa in piu’ da quando ho iniziato a notarti nel Memorial Beretti e non mi sono sbagliato dato che sei diventato il piu’ grande calciatore del mondo. Da juventino ho iniziato a tifare per te e la tua Fiorentina, tu non mi hai mai deluso ne’ quando da giocatore della Juve la tua gratitudine ti ha spinto a raccogliere la sciarpa viola né tanto meno quando non hai calciato il rigore contro la tua ex squadra; nemmeno quando a Pasadena quel maledetto rigore e’ finito sopra la traversa (nessuno ricorda che avevamo gia’sbagliato altri rigori e che anche se lo realizzavi il Brasile avrebbe comunque vinto). Sono rimasto deluso da chi quell’anno ti ha negato il tuo secondo pallone d’oro che strameritavi a favore di Stoichkov. Deluso da quegli allenatori egocentrici che hanno cercato di inibire il tuo talento. Sono cresciuto con il tuo esempio. La tua carriera era dettata da umilta’, passione e spirito di sacrificio e ogni volta che cadevi avevi la forza di rialzarti e in silenzio hai sempre dimostrato con i fatti il tuo immenso valore. Ho molti ricordi legati a te, alle tue imprese. Sei stato e sei tutt’ora l’unico giocatore che poteva cambiare le partite da solo. Sono tantissime le tue prodezze, come quel gol al Napoli: perfino Maradona e’rimasto a bocca aperta. Il tuo primo gol ai mondiali ’90 che hai fatto girare la testa ai Cecoslovacchi, il gol nel Mondiale del ’94, quando hai salvato l’Inter e Lippi con i tuoi gol senza avere riconoscenza. Tu non ti sei dato per vinto e anzi hai fatto grande una squadretta come il Brescia così come avevi fatto a Bologna a suon di gol… uno piu’ bello di un altro. Seguivo le tue partite, vedevo la Nazionale solo se giocavi tu. Da quel 16 maggio per me non e’ piu’ domenica, adesso non mi emoziona più il calcio senza di te. Non sono riuscito a gioire nemmeno nel 2006 quando l’Italia vinse i mondiali. Ogni tanto quando sale la nostalgia riguardo i tuoi DVD e tornano i brividi con un groppo alla gola. Ancora oggi un piccolo articolo, una tua presenza al festival o una piccola comparsa in tv riescono ad attirare la mia attenzione. Che bello rivederti con le scarpette nella partita della pace. Le emozioni che mi hai dato tu quando giocavi le porto nel mio cuore perche’ sono irripetibili. Il mio sogno e’di incontrarti un giorno per poterti ringraziare. SEI UN MITO. TANTI AUGURI FENOMENO” da Maurizio Gaspari da Pescara
” … vorrei di nuovo magia. Vorrei non più sentir parlare di ventitré titolari… vorrei dieci mediocri pallonari più un genio. Vorrei non essere più sfinito da tre numeri che, come li giri li giri, hanno il grosso limite di dare sempre e comunque la stessa somma… dieci, per me come per i miei avversari. E allora datemi una variabile… e ridatemi chi davvero poteva e sapeva dare alla mia somma valore maggiore. Ridatemi novanta o centoventi minuti anche di noia… ma con la concreta possibilità che un solo secondo di essi possa essere illuminante… e illuminato da una stella cometa. Ridatemi una Nazionale con una voce fuori dal coro… una di quelle voci che spacca i bicchieri, e disintegra tutta la noia che dentro un bicchiere vuoto può esserci. Ridatemi una Nazionale con Roberto Baggio!!!”
Vagava nello spazio della gioia
in un campo tutto verde.
Dove crebbe e mai si perse
la sublime gioventù.
E la fantasia è intatta
di colui che del pallone
fece arte mai distratta
da pensieri di vittorie
solo umane… e assai normali.
Lui andava oltre questo.
Dando soffi a un pallone
ha insegnato anche a me
che la vita è passione.
Pasquale Molinari da Pomigliano
“Citando una nota canzone: da quando Baggio non gioca più, non è più domenica. Ed è così: con mio padre aspettavamo 90esimo Minuto solo per vedere una tua giocata, e non ci importava il risultato o in che squadra giocassi: la cosa importante è che tu fossi in campo. Che emozione quando qualche anno fa, sognando, ti riconobbi giocare nel campetto sotto casa! E che delusione quando, di colpo, fui svegliato: “Noooo!!! Stavo guardando giocare Baggio!!!” Giorgio Montali da Arcola (La Spezia)
“Ciao Roby auguri per il tuo compleanno. Spero che leggerai questo messaggio, anche se immagino ne riceverai a migliaia. Volevo solo ringraziarti per le emozioni che mi hai regalato. Per me sei stato il più grande calciatore di tutti i tempi e come uomo sei senza dubbio uno dei miei punti di riferimento, per onestà, umiltà, forza, coraggio e saggezza. Grazie di vero cuore” Simone Nazario da Sannicola ( Lecce )
“Ciao Roberto ti auguro un buon compleanno e ti voglio dire che per me sei un icona da seguire e sei stato il più forte giocatore del mondo ed un uomo serio ed esemplare. Saluti” Fabio Coco da Brindisi
“Caro Mr Baggio ho apprezzato il gioco del calcio soprattutto grazie a te e alle tue ELEGANTI e DETERMINANTI acrobatiche “MAGIE” Mirko Bruno da Ostuni
“Non sono un appassionato di calcio e nonostante questo, cavoli, se mi emozionava vedere giocare te” Andrea Cerone da Roma
“Auguri di cuore da tutti noi campione. Buon cinquantesimo compleanno” Biagio Sandra Viola e la piccola Denise De Giovanni da Corsano
“Sr Roberto Baggio ho sempre amato l’Italia ed il mio unico grande amore sei sempre stato tu. Ho un sogno: prima di morire vorrei incontrarti. Sei il mio unico idolo. Sono del 1981 ed il mio affetto per te risale al 1990. Da quando hai smesso di giocare una parte di me è morta. Quando ero piccolo aspettavo con ansia i tuoi gol. Lo so che tanti fans vorrebbero incontrarti ma credo nei miracoli e spero attraverso la simpatica e professionale Erika di conoscerti. La mia umile casa è sempre aperta per te e la tua famiglia. Ti auguro il Meglio” Joao Paulo Nascimento Dias da Sintra (Portogallo)
Erika Eramo