L’ex terzino tedesco, protagonista dell’Inter dei record e campione del Mondo 1990, è scomparso nella notte per un arresto cardiaco
Il mondo del calcio piange la scomparsa di Andreas Brehme, leggenda della Germania. Aveva 63 anni. Fatale un arresto cardiaco giunto nella notte tra lunedì e martedì. Vani i soccorsi presso la clinica Ziemssenstrasse. Brehme lascia la compagna Susanne Schaefer e due figli, nati dal precedente matrimonio con l’ex moglie Pilar. Brehme ha vestito le maglie di Saarbrücken, Kaiserslautern, Bayern Monaco, Inter e Real Zaragoza. Oltre ovviamente a quella della Germania, con cui ha vinto da protagonista il Mondiale del 1990, deciso dallo stesso Brehme con un calcio di rigore contro l’Argentina di Diego Armando Maradona allo stadio Olimpico di Roma.
Brehme e l’Inter dei Record
‘Il miglior giocatore con cui abbia mai giocato‘. Parole dell’amico e connazionale Lothar Matthaus, un altro mito della Germania e dell’Inter dei record targata Giovanni Trapattoni. D’altronde, Andy è stato un calciatore sublime. Terzino ambidestro di grande spinta ha fatto le fortune prima dei suoi club in Germania e della sua Nazionale e poi anche della Beneamata. La famosa Inter dei record del trio tedesco Brehme-Matthaus-Klinsmann, che insieme a quella degli olandesi del Milan van Basten-Gullit-Rijkaard, hanno illuminato Milano e tutta la Serie A. Quell’Inter lì, guidata in panchina da Trapattoni e in dirigenza da Ernesto Pellegrini, restò nella storia per aver vinto il campionato con 58 punti all’attivo (due punti a vittoria) e col maggior numero di vittorie complessive (26 su 34). Brehme fu uno dei pilastri portanti di quella squadra, segnando tre gol e mettendo a referto un assist in 2745′ totali. Dal 1988 al 1992, colleziona 155 presenze e 12 gol, mettendo in bacheca uno Scudetto, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. Per omaggiarlo, stasera i nerazzurri indosseranno il lutto al braccio. In Germania con il Bayern e il Kaiserslautern vinse due campionati.
Brehme, l’eroe di Italia ’90
In lutto ovviamente tutta la Germania, perché Andy Brehme per il popolo tedesco rimarrà per sempre l’eroe di Italia ’90. Colui che riportò l’alloro mondiale alla Germania dopo 16 anni dal mondiale vinto in casa. Colui che la sera dell’8 luglio 1990, davanti ad uno stadio Olimpico gremito, si prese la responsabilità di calciare e segnare il rigore del decisivo 1-0 contro l’Argentina di Maradona e poco importa (almeno per i tedeschi, meno per gli argentini) se quel fallo di Nestor Sensini su Rudi Voller, fischiato dal messicano Edgardo Codesal, probabilmente non c’era. Brehme eroe della Germania, al pari di chi 16 anni prima ne era capitano di quella Nazionale e ad Italia 90 si trovava alla guida tecnica come CT, ovvero il Kaiser Franz Beckenbauer. Un altro mito tedesco e del calcio mondiale che ci ha lasciati poco più di un mese fa. Due fuoriclasse, due straordinari interpreti di questo sport.
Sandro Caramazza
Fonte foto: Transfermarkt