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Beata gioventù: Empoli canta con Colombo ed Esposito

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In terra toscana è sbocciato un nuovo duo. A tifare è tutto il calcio italiano

Beata gioventù cantava la bella e brava Alexia, ritornello che oggi va di moda dalle parti di Empoli. Eh sì, perché la squadra toscana, allenata da Roberto D’Aversa, è una delle piu interessanti rivelazioni di questo avvio di campionato. Tanto lo deve al suo duo offensivo: Lorenzo Colombo e Sebastiano Esposito. Entrambi classe 2002, italiani, nati e cresciuti in due dei club piu importanti, storici e rivali della storia del calcio italiano e mondiale: Milan e Inter. Se l’Empoli dopo cinque giornate si trova al quinto posto, davanti all’Inter campione d’Italia, con gli stessi punti della Juventus (9) e ancora senza sconfitte, deve ringraziare quei due sbarbatelli lì davanti. Infatti, 3 dei 5 gol realizzati dalla squadra di D’Aversa in questo avvio di campionato portano le firme di Colombo (2) ed Esposito (1).

Inizio scoppiettante per i due baby, attenzionati adesso anche dal CT Luciano Spalletti per una Nazionale in perenne ricerca di un nuovo vero centravanti da decenni, l’exploit di questo duo può soltanto far sperare e pregare, che tutto vada per il verso giusto. Chissà se già per la prossima sosta, quella di ottobre, Lucio possa farci un pensierino?

Per Colombo ed Esposito, Empoli può essere veramente il luogo per crescere ed emergere definitivamente. Entrambi hanno avuto in passato qualche prestito piuttosto deludente, sopratutto Esposito, che da enfant prodige dell’Inter non è mai riuscito a ritagliarsi uno spazio importante tra Venezia, Basilea, Anderlecht Bari e Sampdoria. Benino lo scorso anno alla Sampdoria. Colombo, dopo il periodo alla Spal, ha girato per Lecce e Monza, centrando due buone salvezze seppur da comprimario (anche se quel rigore guarda in caso in un Monza-Lecce, difficilmente i salentini lo potranno mai dimenticare). Ora la tappa Empoli, dove maturare e sbocciare. Sia Inter che Milan mantengono un relativo controllo su entrambi, ma a fare il tifo per loro in realtà è tutto il calcio italiano.

Fonte foto: Lagiovaneitalianews.it

Sandro Caramazza

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