Debutta questa sera, in prima assoluta, all’Auditorium San Francesco di Perugia, lo spettacolo “Solo Coppi temo” dove il tecnico perugino racconta la sua storia calcistica e personale
Alle 21 un nuovo debutto per Serse Cosmi, qualcosa di nuovo in cui si sta cimentando con il suo stile e la sua solita caparbietà! Ha dovuto studiare parecchio e, sicuramente, l’emozione potrà giocargli qualche scherzetto, ma sappiamo che il carattere non gli manca e non si preoccuperà certo di qualche inciampo. Si tratta di un “Reading teatrale” dove il protagonista, unico sul palco, con la sua voce ed un accompagnamento video e musicale, intrattiene il pubblico raccontando la sua storia. Serse è sempre stato un mattatore, in campo e fuori. Difficile non ricordare le sue sfuriate, sia in campo che durante le interviste post gara. Una tempra ed un carattere forte il suo e, siamo sicuri, non ci sarà timidezza nemmeno sul palcoscenico.
Il titolo dello spettacolo è: “Solo Coppi Temo”. Praticamente è da lì che inizia la storia, perché il titolo è ispirato dalla stessa frase riportata sull’ape di suo padre, pazzamente innamorato di Coppi. Cosmi racconterà la sua vita ripercorrendola sia da un punto di vista sportivo che da quello più personale, dall’Arezzo al Perugia al Genoa, all’Udinese (solo per citarne alcune), dal rapporto col padre alle esperienze a Maidiregol con la Gialappa’s. Dalle sue vittorie in campo, ai calciatori ai quali è più legato o che lo hanno particolarmente colpito, come Éric Cantona, o Marco Materazzi o comunque atleti fuori dagli schemi, come afferma lo stesso Serse, personaggi veri, schietti, diretti, come lui insomma. La trama prenderà spunto anche dal suo libro autobiografico del 2004: “L’uomo del fiume. La mia vita, il mio calcio“ e da altri testi da lui scritti nel tempo. Serse è infatti un uomo con una grande sensibilità che ama scrivere, riportare su carta le proprie emozioni, non solo una roccia quindi, ma un animo che verrà svelato stasera sul palcoscenico. Materazzi sarà uno degli ospiti dello spettacolo insieme ad altri ex calciatori di Serse come Miccoli ed altri amici del tecnico.
Cimentarsi nello scrivere la propria autobiografia o nel recitare a teatro, non allontanano il tecnico dai campi di calcio, crediamo invece che queste esperienze ne valorizzino l’immagine e lo rendano non solo più vicino al pubblico, ma anche più umano. Paradossalmente meno personaggio e più uomo comune, con un vissuto importante, ma fatto di sensibilità, di sentimenti. Quello che abbiamo conosciuto sui campi di calcio come un uomo viscerale, duro, a volte anche arcigno, si dona al pubblico per mostrare il suo lato più tenero, fragile, probabilmente anche più vero. La vera scoperta, il vero paradosso, potrebbe essere proprio quello di realizzare che Serse Cosmi recitava in campo ed è invece più reale e vero sul palcoscenico. Fatecelo sapere dopo lo spettacolo, siamo curiosi!
Fonti foto: giornaledibrescia.it, biografieonline.it
Luigi A. Cerbara