Dopo sei turni di campionato, dando un’occhiata alla classifica marcatori, troviamo nei primi posti nomi su cui a inizio anno non avremo puntato, un applauso a chi li ha presi al fantacalcio
La sesta giornata in serie A porta in dote gol d’autore. Tra coloro che li hanno messi a segno e che hanno rimpinguato il loro bottino tra i cannonieri ci sono nomi davvero inaspettati. Forse perché “esotici” o all’ennesima prova del nove o addirittura neanche attaccanti di professione. Ecco i cinque bomber che non ti aspetti, in rigoroso ordine di graduatoria marcatori.
Patrick Cutrone. Guida la classifica, insieme ad altri giocatori, a quota 4 reti. L’attaccante del Como all’ennesima prova di maturità sembra aver trovato il suo habitat. Sulle rive del lago e sapientemente diretto da Cesc Fabregas si è subito preso il reparto avanzato solitario, “escludendo” tra l’altro dalla titolarità il gallo Belotti, in principio suo partner davanti. Servito alla grande dalle invenzioni di Nico Paz, Cutrone sta diventando un fattore per la sua squadra in questo inizio di serie A.
Christian Pulisic. Stessi gol del precedente. Lui è un grande giocatore ma di professione fa l’esterno d’attacco, non la punta. Una novità vedere uno statunitense guidare la classifica marcatori in Italia, Pulisic sta sfruttando tutte le occasioni che gli capitano a tiro in questa primissima fase di campionato. Il nuovo modulo approntato da Fonseca lo sta agevolando grazie al lavoro delle punte. Lui va a segno da tre gare consecutive in serie A. Chissà fin dove potrà arrivare, il fiuto del gol non gli manca.
Ché Adams. Una delle soprese più grandi di queste prime sei giornate. Lo scozzese arrivato al Torino quest’estate dal Southampton sta stupendo tutti grazie alla sua fisicità ma soprattutto alla tecnica. Sono 3 i gol segnati fin qui, quello che salta più all’occhio è la facilità con cui va a segno anche entrando dalla panchina. E’ successo di nuovo domenica contro la Lazio e la sensazione per mister Vanoli è che un giocatore del genere non può rimanere fuori.
Santiago Castro. La piacevole rivelazione di casa Bologna. Preso lo scorso gennaio dal Velez Sarsfield non aveva impressionato nelle poche occasioni concessegli da Thiago Motta. Il primo gol in serie A lo segna a fine torneo contro la Juventus. Era il segnale che il processo di ambientamento stava arrivando a conclusione. Quest’anno è partito alla grande. Lavoro per la squadra e gol d’autore (già a quota 3) gli stanno dando le chiavi dell’attacco felsineo a scapito di Dallinga, che sembrava l’erede designato di Zirkzee. Appena compiuti 20 anni in molti lo paragonano a un giovane Lautaro Martinez e la strada tracciata sembra quella giusta.
Daniel Mosquera. L’oggetto più misterioso. Non si è ritagliato ancora grande spazio nel Verona di Paolo Zanetti. Nelle uniche occasioni in cui è stato buttato nella mischia, però, ha già siglato 3 reti. Il colombiano ha un discreto fisico e senso del gol. Potrebbe essere molto utile alla causa scaligera, forse paga ancora l’inesperienza riguardo il nostro campionato. Chissà che non possa diventare importante più in là, nel frattempo dovrà sfruttare le occasioni che gli verranno date.
Glauco Dusso