Abbiamo intercettato telefonicamente il comico, attore e doppiatore per trattare vari temi
Siamo riusciti ad intervistare Antonio Giuliani, attore, comico e doppiatore nonché grande tifoso della Roma. Nella sua carriera ha partecipato a numerose puntate di programmi come “Soliti ignoti”, “Maurizio Costanzo Show”, “Made in Sud” e “Stasera tutto è possibile” oltre ad aver co-condotto “Sì sì è proprio lui” e ad aver preso parte agli spettacoli del “Bagaglino”. Ha inoltre vinto il premio ‘Il Leone D’Argento’ come attore non protagonista per la serie “L’onore e il rispetto” e ha recitato in serie tv come “Il bello delle donne” e “Il peccato e la vergogna”.
Chi vede favorito nella corsa scudetto?
Inter e Milan, con i nerazzurri forse un gradino sopra. Lo dico non tanto per la classifica attuale ma per un fatto di rose. Il Milan è la squadra che ha cambiato di più in Serie A ma l’Inter ha continuato a prendere giocatori forti fino alla fine del mercato. I nerazzurri hanno perso figure importanti come Lukaku o Dzeko, è vero, ma adesso Lautaro è il catalizzatore lì davanti e quindi penso che possa essere un vantaggio.
Cosa pensa dell’acquisto di Lukaku e in generale del mercato della Roma?
Lukaku è Lukaku, un attaccante che tutti conosciamo e che se sta bene psicologicamente, più che fisicamente, fa bene. Va fatto giocare in una determinata maniera perché da punta centrale sbaglia qualche gol, alcuni anche clamorosi. Non lo vedo in quel ruolo, dove invece vedo più Belotti. Qui l’ho visto più decentrato e molto più determinato. Rimane un grande calciatore da prendere se si ha la possibilità, un attaccante da 20-25 gol a stagione, un po’ quello che mancava alla Roma. Per quanto riguarda il mercato dico che tutti gli anni ci deridono dicendo che compriamo solo figurine. Quando abbiamo preso Renato Sanches ero molto contento perché è un talento che, se sta bene, fa la differenza grazie alla sua tecnica, alla sua forza fisica e ai suoi strappi. Sento tutt’ora un po’ di malessere per la cessione di Matic ma sinceramente non stiamo parlando del più grande centrocampista del mondo. Senza di lui però manca il filtro davanti alla difesa e adesso si soffre di più dato che Pellegrini e Aouar non hanno le stesse caratteristiche del serbo. A mio parere la Roma ha solo Mancini e Smalling come buoni difensori dato che Llorente viene sfruttato male. Avrei preso altri difensori forti e un esterno in grado di saltare l’uomo visto che siamo gli unici in Serie A a non sfruttare le fasce.
1 punto in 3 partite per la squadra di Mourinho. Come giudica l’inizio di stagione dei giallorossi?
Sicuramente negativo. Si può perdere con il Milan ma bisognava arrivarci con 6 punti. Penso che il problema sia a livello fisico, non ho mai visto la Roma in difficoltà fisicamente come in questo inizio di campionato. Verona e Salernitana andavano molto più forte, non si può allargare il gioco sulle fasce se la tenuta fisica è pessima, speriamo la sosta ci aiuti in questo. Non mi è piaciuta la preparazione in Portogallo perché si sono giocate subito delle amichevoli, ricordo che con Liedholm ma anche con Zeman si faticava nei primi giorni di ritiro senza vedere il pallone. Inoltre anche lo stesso Azmoun, che è stato voluto da Mourinho per le sue qualità, è arrivato infortunato e non si può sfruttare. Infine non penso si possa continuare a giocare con la difesa a 3 vista la mancanza del filtro di cui parlavamo prima.
Come è nata la passione per il suo mestiere?
Questo mestiere ce l’ho sempre avuto nel Dna, è bastato scoprirlo ed avere la possibilità di farlo. Ho sempre scherzato, ricordo che da bambino a Natale mi vestivo con ciò che trovavo per fare l’imitazione di mia nonna, anche quando ho lavorato in cantiere scherzavo spesso con i miei colleghi ed è grazie ad un architetto se ho iniziato a fare il cabarettista. La mia fortuna è stata quella di scrivere tanto ma sono dovuto tornare a studiare per affrontare questo mestiere al meglio.
Nella sua carriera ha spaziato in tv tra programmi e film e poi si è anche dedicato al teatro. A quali progetti è più legato e perché?
Il teatro senza dubbio, è stato il primo amore che mi ha fatto anche perdere diverse occasioni televisive. Avere il pubblico davanti è una grande emozione e ti dà una bella adrenalina. In Tv è diverso perché non puoi sentire il respiro delle persone in prima fila ma è grazie ad essa che puoi essere conosciuto.
Ha lavorato anche come doppiatore. Com’è nata l’opportunità?
Si al momento doppio Frank, protagonista di una serie animata su Netflix chiamata “F Is for Family”. Frank è il papà di una famiglia negli anni ’70, molto dedito alla famiglia ma un po’ folle che, quando si innervosisce, dice anche qualche parolaccia. Il doppiaggio è la cosa più difficile per chi fa il mio mestiere, è consigliabile iniziare da piccoli in modo da apprendere più cose possibili. Io sono stato scoperto da Monica Word, sorella di Luca, ed iniziare a 45 anni è stato molto complicato, soprattutto per imparare a dire le parole nel modo corretto. Difficile anche doppiare una bocca disegnata. I doppiatori italiani sono incredibili e sono rispettati in tutto il mondo, anche da persone come Robert De Niro che una volta disse: “L’unico doppiatore che non ho mai dovuto ‘controllare’ è Ferruccio Amendola dato che è riuscito anche a migliorare il personaggio”. In conclusione dico che è un lavoro tosto, dato che si sta anche 12 ore in una stanza buia come un pipistrello, ma è anche un lavoro molto gratificante e appassionante.
Obiettivi per il futuro?
Vivo molto alla giornata, esclusi ovviamente gli impegni teatrali. Proseguirò con la mia scuola di teatro gratuita per i ragazzi di Roma, cercando di dare indietro quello che la vita mi ha dato, anche se ciò che ho adesso me lo sono guadagnato. Andrò in scena con un nuovo spettacolo al Teatro Orione dal 31 ottobre al 15 novembre e sarò presente ad un programma condotto da Max Giusti che andrà in onda la prossima settimana su Rai 2 in prima serata.
Ci teniamo a ringraziare il sig. Giuliani per la disponibilità e l’opportunità.
Fonti foto: radioradio.it, romatoday.it
Davide Farina